no all'Iniziativa Sealine Tirrenica

  1. ARTICOLI RIPORTATI DA QUOTIDIANI

  2. DIFENDIAMO LA NOSTRA TERRA

    AvatarBy nosnam il 22 Aug. 2014
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    Cara/o amica/o,
    imperi economici vogliono aggredire ed invadere la nostra terra, vogliono distruggere le nostre risorse, mettere a rischio la sicurezza delle nostre famiglie, annullare il futuro dei nostri figli. Mai come adesso dobbiamo difendere il nostro territorio. Questa battaglia non ha colore politico, restiamo uniti a difesa di ciò che i nostri avi ci hanno lasciato. Non restare a guardare, fai sentire la tua voce…

    Grida anche tu

    “No al gasdotto!!!”

    Giovanni Fortunato
    Last Post by nosnam il 22 Aug. 2014
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  3. Metanodotto sommerso (Sealine Tirrenica) dalla Sicilia a Policastro: difficilmente realizzabile

    AvatarBy nosnam il 22 Aug. 2014
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    Nel Golfo di Policatro da qualche tempo vi è agitazione tra cittadini e alcuni amministratori locali a causa del metanodotto chiamato Sealine Tirrenica che dovrebbe collegare la Sicilia con la Campania al di sotto del basso Tirreno per riemergere vicino alla foce del Fiume Bussento. A qualche chilometro dalla costa, nei pressi della località Hangar è prevista una stazione per ridurre la pressione del gas all'interno delle tubazioni che dovrebbero trasferirlo nel Vallo di Diano attraversando anche aree ambientalmente protette.

    L'area in esame è pregiata ambientalmente e a vocazione turistica per cui i vincoli che deriverebbero destano motivate preoccupazioni.

    La condotta sarà destinata a veicolare verso il continente il gas entrante in Sicilia dai due gasdotti internazionali con terminale a Mazara del Vallo (circa il 30% del gas circolante in Italia) e da Gela (un altro 13% circa); servirà anche a veicolare la gran quantità di gas naturale in entrata dai due rigassificatori in progetto a Porto Empedocle e nel siracusano.

    Lungo il tracciato sommerso vi sono alcune 'mine geoambientali' che creeranno seri problemi alla realizzazione del metanodotto e forse non ne consentiranno la costruzione.

    Si tratta del Canyon sottomarino di Gioia Tauro e della tettonica attiva di Capo Vaticano che ha causato il disastroso sisma del 8 settembre 1905 con Magnitudo 7 e conseguente tsunami.
    A poche decine di metri di distanza dall'imbocco del porto di Gioia Tauro iniziano due rami del Canyon sottomarino che collega la costa tirrenica con il fondale abissale attorno alle Isole Eolie.
    Questo Canyon è tristemente noto in quanto il 12 luglio 1977 fu interessato da una enorme e rapida frana sottomarina che causò anche uno tsunami che provocò danni nel cantiere dove si stava costruendo il porto di Gioia Tauro. La frana si innescò improvvisamente in seguito all'accumulo di ingenti volumi di materiali di riporto in mare proprio sulla testata del Canyon. I sedimenti franati percorsero velocemente tutto il canyon fino a disperdersi nella pianura abissale a circa 3000 metri di profondità tranciando anche un cavo telefonico.

    I dati circa l'evento si trovano in COLANTONI P., GENNESSEAUX M., VANNEY J. R., ULZEGA A., MELEGARI G., TROMBETTA A., 1992 - Processi dinamici del canyon sottomarino di Gioia Tauro (Mare Tirreno). Giornale di Geologia, 3, 54/2, 209-223 e nel Progetto MaGIC finanziato dal Dipartimento della Protezione Civile nei termini di un accordo di ricerca con l'Istituto di Geologia Ambientale e Geoingegneria del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Dalle pubblicazioni citate è tratta la figura in alto a destra.
    Altro serio problema è costituito dalla tettonica attiva della zona di Capo Vaticano con faglie sismogenetiche in grado di originare eventi di magnitudo 7 come quello dell'8 settembre 1905 che fu se...

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    Last Post by nosnam il 22 Aug. 2014
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  4. Manifesto

    AvatarBy nosnam il 20 Aug. 2014
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    Last Post by nosnam il 20 Aug. 2014
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